Questa volta sono abbastanza convinta tantè che, prima di rientrare in negozio al pomeriggio vado a prendere i biglietti del treno.
La meta è la Val dei Ratti, un’uscita in avanscoperta per poi passare ad un progetto che ho nel cassetto da un paio d’anni: andare al Rifugio Volta e da li, il giorno successivo, scendere in Val Codera.
Il rifugio pero’ mi sa che non è aperto, nel senso che devi andare a prendere le chiavi mentre, un po’ piu’ in la c’è il bivacco Primalpia. Si, sarà un po’ piu’ lunga ma non dovrei avere l’inghippo di andare a prendere e riportare le chiavi.
Parto presto, con calma, il treno è quasi vuoto. Poco prima di Calolziocorte si ferma. E non riparte. Cavolo: un quarto d’ora di ritardo :( la coincidenza a Colico non ci aspetterà di certo.
Pazienza, speriamo che il treno successivo ci sia presto.
E invece, arrivati a Colico, eccolo li il trenino, fermo sul primo binario tronco :)
Salgo contenta, un quarto d’ora di ritardo sulla mia tabella di marcia non mi cambia di molto la vita.
Il programma: risalire la Val dei Ratti fino alle 13, quindi sosta pranzo e rientro. Poi vedro’ se dal Tracciolino o ancora da Verceia.
Il trenino arriva, scendiamo in pochissimi e scende anche la capa treno che sorridendo ci chiede se veniamo da Milano con il treno in ritardo. Si … ecco, allora dovete ringraziarmi che ho aspettato a far partire il treno … :) Grazie grazie grazie!
Non so da dove parte il sentiero ma lo trovero’.
Una signora scesa con me inizia a chiedere. Io intanto sto trafficando con il mio orologio che ha delle scritte che di solito non compaiono e la signora rallenta, si ferma a guardare i fiori … alla fine capisco: vuole che vada avanti io a fare strada.
Ma lei non sa con chi ha a che fare!
Arriva il cartello e giro. C’è un bivio e siccome la relazione dice che parte la ripida mulattiera giro. E mi ritrovo davanti ad una fontana in mezzo a case e macchine.
Ok, si torna indietro. Continuo sulla strada e poco dopo la curva eccola la vera mulattiera.
A volte è davvero ripida, incrocia ancora parecchie volte la strada e in un paio di punti non si capisce nemmeno se quello è il sentiero ma alla fine arrivo ad incrociare la carrozzabile un’ultima volta e poi il sentiero.
Salgo tranquilla e sono sola. Arrivo ad un punto che chiamerei di ristoro e i ricordi tornano alla mente. Qui mi ricordo che mi ci sono fermata ad una gita GAM … Quanto tempo è passato! Quanti m di dislivello sotto gli scarponi …
Pausa barretta e poi via di nuovo. Arrivo al incrocio con il tracciolino, i soliti cartelli di divieto (che sono pero’ nuovi nuovi) e il trenino sul triangolo.
Salgo. Incontro la frazione prima di Frasendo. Una signora impegnata con l’orto mi saluta, Scambiamo 4 chiacchiere. “Con il passo che ha ci vorranno solo 20 minuti per salire a Frasnedo”.
Beh, le due ore dal cartello iniziale le ho già superate. Faccio foto, è vero, ma sono anche 1.000 m di dislivello, difficile che lo faccio in 2 ore.
Come volevasi dimostrare arrivo a Frasnedo in circa in doppio del tempo stimato dalla signora.
Uff … Tra foto e lentezza i miei tempi stanno peggiorando; dovro’ decidermi un giorno a lasciare a casa la macchina fotografica e vedere se sono davvero cosi lenta.
Cmq pazienza. Proseguo. Il mio obiettivo è di andare oltre solo che adesso fa freddo.
Mi incammino sulla mulattiera che scende dolcemente. La valle è davvero stretta e selvaggia, nonostante qui e la si vedono dei casolari.
Girando un angolo sento un rumore di cascata: una scenda da paradiso terrestre proprio li, dall’altra parte della valle! Rimango a bocca aperta! Questa valle mi piace sempre di piu’.
Dopo le foto di rito mi rendo conto ogni tanto qualcosa di bianco mi balena davanti agli occhi.
Ma no, mi dico.
Sono sempre piu’ insistenti ed il freddo è abbastanza intenso.
Devo capitolare: inizia a nevischiare.
Mi fermo ad un incrocio, che non trovo sulla mia cartina. Mangio qualcosa, la torta, altro non mi va giu’, e decido di abbandonare l’impresa.
Mentre medito sul rientro ci penso: perché no? Anche se dovesse piovere quella strada la conosco.
E allora la decisione è presa: si torna dal Tracciolino e San Giorgio.
Non mi dilungherò oltre, solo per dire che non ricordavo cosi tante gallerie, che la mia “claustrofobia” ha subito una bella prova, soprattutto nella piu’ lunga visto che dalla mia parte non c’è stato verso di trovare l’interruttore della luce e, ovviamente, la frontale aveva le pile un pochetto scariche; certo, potevo cambiarle, ma tanto fa la pigrizia che ho preferito combattere con la claustrofobia. Poi dall’altra parte è arrivata gente che ha acceso la luce e un pochino mi è pure dispiaciuto.
Tra foto e gallerie è arrivato anche il bivio di San Giorgio, dove mi sono fermata per il pranzo.
Per scendere alla stazione ci ho messo un po’ di piu’ del previsto … Ho dovuto mettere la ginocchiera … BUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!
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5 commenti:
bellissima la val dei ratti!
ci sono stato tre anni fa, un giro tremendo. mi ricordo che sono arrivato giù alla macchina che non stavo più in piedi. avevo fatto il giro Rif. volta - biv Primalpia - laghi del monte spluga e avevo salito un canale e verso una cima che non ricordo più. se ti può interessare il biv. primalpia è molto confortevole e bello. ricordo che c'erano addirittura le bibite tipo in svizzera. quest'anno se riuscirò finalmente a scalare lo spigolo W del Manduino, in discesa passerò dalla parte della val dei ratti.
ciao!
Ma come .... neanche ho messo le foto e già c'è il tuo commento? :)
Si, il bivacco Primalpia sarà la mia meta. Ci sono parecchi sentieri che mi piacerebbe percorrere li sperando che i sentieri, almeno le tracce, siano visibili.
Ciao
Silvia
anch'io ho frequentato la valle dei ratti: il nome non le è appropriato,infatti mi piace di più della val Codera.Sono arrivato al biv.Primalpia dove ho pernottato (devo ammettere che è molto confortevole rispetto al Volta) per poi il giorno seguente andare al Volta che,fortuna vuole,era aperto.Poi sono sceso concludendo un giro ad anello.Il Primalpia lo consiglio perchè ben attrezzato,luminoso e con un panorama migliore del Volta (a mio giudizio).Ciao da Alby
magie del RSS...:) ho messo il feed del tuo blog nel mio google reader insieme a tutti i blog che leggo regolarmente. così guardando una sola pagina vedo gli articoli nuovi e posso leggerli da li
Visto ... fatto! Parlo del RSS ovviamente! Grazie del suggerimento!
Silvia
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