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05 luglio 2009

Mont Pancherot 2.614 m – 4 Luglio 2009

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Gita tranquilla oggi, dislivello contenuto ma ambiente meraviglioso, sia dal punto di vista botanico che paesaggistico.
Ovviamente parto da Milano con almeno 3 idee in testa ma solo le cartine/relazioni per 2. Fino a Quincinetto sono indecisa e poi propendo per la Valtournenche. Per male che vada, salgo fino a Cervinia e vado a vedere sto rifugio Duca degli Abruzzi se hanno finito i lavori.
Arrivo a Perreres e parcheggio come da relazione. Ci sono i cartellini gialli ma nessuno che parla del Lago di Cignana. Vabbè, vado a Cervinia. Proseguo in macchina e poco dopo c’è l’area pic nic. Mi viene da fermarmi. Scendo dalla macchina e vedo laggiu’ altri cartellini gialli. Mi avvicino ed eccola li la mia meta. Si, perché mica era quel monte la mia meta iniziale ma una sorta di avvicinamento per vedere la strada per il rifugio Perucca Vuillermoz dove mi piacerebbe passare un paio di giorni.
Bene. Porto la macchina giu’ al parcheggio e mi preparo. Il Cervino è meraviglioso e cosi la parte del Rosa che da qui si inizia a vedere.
Ci sono altri 2 ragazzi che si stanno preparando e immagino vengano al colle con me.
Li lascio partire mentre faccio colazione e poi, con calma, mi incammino. Il pomeriggio il tempo si dovrebbe guastare per cui non ho molto tempo ma arrivare al colle il cartello indica 2 ore e mezza.
Mentre salgo medito.
Sono partita da circa 1800 m e il cartello segna la mia meta a 2.157 m
Inizio a fare i conti e non capisco come mai 2 ore e mezza per fare solo 300 m di dislivello …
Il sentiero è intercalato da una stradina, a volte asfaltata, che si abbandona quasi subito per riprendere il classico sentiero. Si arriva ad un alpeggio molto bello (fontana) e prosegue.
Ancora un po’ di bosco e poi siamo a mezza costa. Vedo i ragazzi la davanti a me … non sono poi cosi veloci, penso consolandomi poco.
I fiori sono meravigliosi, la temperatura lo è ancora di piu’ al punto che medito se è il caso di mettermi le maniche lunghe. Ma no, stringo i denti e mi godo il freddo proseguendo.
Ora inizio a capire. Il cartello parla di lago. La relazione del rifugio parla di 120 m di dislivello in discesa … IL COLLE!!! Ecco l’inghippo! Che tonta che sono … e dire che so benissimo che si deve passare per il colle!!!
In effetti giro l’angolo ed eccolo lassu’ il colle, a quota 2.441 Cosi le 2 ore e mezza assumono un altro significato.
Arrivo al colle. Vedo il rifugio lassu’, in mezzo alle rocce … ambiente davvero suggestivo ma il tempo si sta guastando e non me la sento di proseguire, anche se i cartelli dicono ancora 2 ore e 10.
C’è una cosa che cmq non mi torna rispetto al sentiero appena percorso: i vari cartelli alternano E con EE e una signora incontrata all’inizio del sentiero mi ha detto che c’è un pezzo esposto. Io non me ne sono resa conto, forse hanno sistemato il sentiero e non è poi piu’ cosi brutto.
Al colle vedo il cartello per il Mont Pancherot. 50 minuti per sentiero EE
Chiedo ai ragazzi, che sono arrivati anche loro da poco, ma neppure loro sanno il perché della doppia E. Andiamo a vedere.
Si prosegue in cresta. Bellissimo itinerario, sentiero marcatissimo, solo in un paio di punti un po’ esposto e qui l’esposizione si sente e chi soffre di vertigini forse è meglio se evita.
C’è ressa oggi, in totale siamo in 6 a salire, fermandoci affascinati da uno stambecco, da una marmotta, dal panorama …
In cima ognuno si prende il suo spazio per mangiare.
C’è un bivacco ma purtroppo è privato e quindi chiuso.
Mi godo la cimetta, foto a gogo’ ai fiori e poi, piano piano, inizio a scendere e qui le foto non si contano.
Arrivo alla macchina giusto in tempo per mangiare un po’ di frutta, sistemarmi e partire che iniziano i primi goccioloni. Volevo star qui a dormire ma con la pioggia mi passa la poesia.
E poi ho avuto la settimana pesante e sono stanca per cui, pian piano, mi avvio verso casa.








3 commenti:

Andrea62 ha detto...

Il Pancherot: una dello poche cime salite da me ma non ancora da te ... fino ad oggi.


Hai seguito lo stesso itinerario che ho seguito io nel lontano 1990. Non ricordo punti esposti ma un lungo traverso, il sentiero finale dal colle di Cignana lo ricordo stretto ma ben nmarcato.

Andrea62 ha detto...

Ecco, adesso ho visto anche le foto. Da qualche parte devo avere ancora le diapositive della mia gita. Hai fotografato credo lo stesso "pinetto" lungo il sentiero che ho fotografato io. Sabato scorso sulle montagne c'era molta più neve di quanto ne ricordo io in quell'agosto del 1990: Monte Rosa a parte, non un filo, tantomeno sul Cervino.

heliS ha detto...

E non hai riconosciuto la montagna nonostante ci fossi salito????
Mhhh ... non è mica da te ...
:)
S.