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Questo racconto deve per forza di cose iniziare da dove è terminato quello di sabato.
Arrivare a Luino già non è corto se non hai il bollino dell’autostrada sFizzera in piu’, la frazione dove devo andare io, è proprio “in culo ai lupi” come si dice.
Ho paura di fare tardi ma piu’ di tanto non posso tirare, di autostrada sono solo 40 km circa. Devo andare a Como e da li tornare verso Milano per andare a Varese … un viaggio!
Ma riesco ad arrivare puntualissima davanti alla casa di Flo. Miracolo trovo ancora un parcheggio libero ed inizio a pensare che siano tutti ospiti suoi :-ooo!
Lo chiamo al cellulare. Risponde e butta giu’ la comunicazione :-DDD
Ormai ci ho fatto il callo e mi incammino verso il cancello che, come mi vede, si apre :-)
Eccoli li tutti a tavola, hanno già mangiato l’antipasto e si sta per portare in tavola la polenta. Cavolo! Se me lo diceva anticipavo di una mezz’ora! Il tempo lo avevo!
Mi spiace di aver fatto tardi ma a nessuno sembra importare. Mi accolgono tutti con un sorriso, continuando a far andare le mascelle e senza smettere di chiacchierare amabilmente.
Arriva un signorotto, alto, magro, con una gran bella macchina fotografica al collo: tu sai chi sono, vero? Mi apostrofa … Lo immagino, ma a scanso di gaff faccio la gnorri. Ecco la conoscenza con Nino, Rita, Fabio con moglie e figlio piu’ 2 altri amici di cui chiedo davvero perdono ma non ricordo il nome, solo la chiacchiera e la simpatia. Perché ho tenuto Ewa per ultima? Perché è stata una perfetta padrona di casa, nonché cuoca eccezionale!
Questa bella premessa per dire che si è bevuto molto, mangiato ancora di piu’ e siamo andati a nanna tardissimo per i miei std.
Lasciamo perdere le comiche su come organizzarci per il ritorno all’ora solare. Ewa ed io ci abbiamo ragionato sopra parecchio e alla fine ci sembrava di aver preso la scelta giusta.
Vado a nanna, un’ultima occhiata all’orologio e … :-) ok, ci siete arrivati già da soli: avevo messo le 12 e non le 24 :DDD Avevo ben voglia domattina a capire che razza di ora fosse!
Cmq alla fine ci svegliamo tutti e 3 prima dell’ora concordata.
Ah … Flo … mi sono dimenticata di lui … :-DDD
Ma no, è che lui era il festeggiato e non so quanto abbia piacere che si sappia che ha sulle spalle un altro annetto :-)
Cmq, colazione, fine preparazione zaini ed in perfetta puntualità andiamo all’appuntamento con Oliviero. A dire il vero arriviamo con 5 minuti di anticipo per cui siamo belli tranquilli.
Arriva Oliviero che ci regala una bella sorpresa: Brunella!
Ottimo, cosi siamo 3 pari: 3 maschietti e 3 femminucce :-D
Ma prima di pareggiare il conto dobbiamo andare all’appuntamento con Fabio. La sappiamo la strada? Ma certo che si!
Usciamo a Bellinzona e indovinate qual è la domanda?
Esatto!!! “Dove vado ora?” hi hi hi … l’avventura inizia!
Non so come abbiamo fatto ma siamo in ritardo. Si, certo, lo abbiamo avvisato ma non è bello lo stesso; speriamo ci abbia perdonato …
Carichiamo sul pulmino l’ultimo e, cosi carichi, partiamo per la nostra lungaaaaaaaaaaaa valle.
Finalmente siamo a Fontana; troviamo miracolosamente posto per il furgoncino, pipì, scarponi, sguardi incuriositi alle macchine fotografiche e via che si parte.
Non ci crede nessuno alla possibilità della cima oggi … beh, nessuno tranne Oliviero, ovviamente :-) Con lui ho un conticino aperto, grazie alla “spifferata” di Floriano: commenti negativi sulla mia Valle d’Aosta. Ma aspetto, mica posso farmi conoscere subito cosi.
Prima chiacchiero con Fabio. Foto, montagna, ghiaccio, arrampicata … sintonia! Ottimo! In piu’ è anche di Cordenons!
Salendo avvicino Oliviero. E’ un niente iniziare a chiacchierare. Mi avevano messo in guardia: guarda che parla solo di montagna. La mia risposta: perché, c’è qualcos’altro di cui parlare? :-)
Ed in effetti è cosi. Iniziamo a parlare di montagna, di Vallèe, di Rosa, di sogni e di traversate. Non mi rendo neppure conto che il sentiero sale … eccome se sale! Me ne accorgero’ al rientro ma per il momento sogno parlando con questo ”uomo con le ali”, un personaggio davvero grande.
Le chiacchiere poi si perdono con tutto il resto della truppa. Ci fermiamo un momento in una radura per raggrupparci e poi via di nuovo verso la capanna.
Io ero proprio sicura di non salire la cima, ma poi … vanno su tutti! Rimane giu’ Brunella che non è molto allenata. Noi, molto poco cavallerescamente, scappiamo tutti in cima. Flo mi apostrofa: guarda che andiamo veloci! Pazienza, gli rispondo, vuol dire che rimango indietro :-)
Abbiamo lasciato gli zaini al rifugio e non so se per loro il passo era lento ma io riesco a stare nel gruppo :-P
La cima è una cima strana, nel senso che, anche se piu’ alta della sua a fianco, non è segnata sulla carta ma il “Brenna”, insiste Oliviero, la chiama Pizzo Quadro. E sto imparando che le cose, lui, le sa :-) In cima il panorama è meraviglioso. Facciamo dei numeri incredibili per fare le foto con autoscatto e il mio cavalletto, finalmente arrivato pure lui su una cima, si offre di sostenere tutte le macchine fotografiche.
Scendiamo, credo che ognuno di noi pensi a chi, tutta sola, ci aspetta alla capanna … e qualcuno pensa anche alla mia torta che ci aspetta nel mio zaino :-)
Sempre chiacchierando di montagna, facendo un sacco di progetti maestosi e preparatori arriviamo al rifugio dove ci aspetta una sorridente Brunella.
Pappa, torta, foto di gruppo (ancora? Si, mancava un membro del gruppo!) e poi si scende.
Lasciamo perdere le sceneggiate di quando sbagliamo la traccia e Oliviero ci guarda ridendo di noi ed aspettando che torniamo sulla retta via :-D Lui la sa la strada … ha una memoria esagerata ed è capace di raccontarti itinerari nel dettaglio fatti anni e anni fa!
Il sole tramonta presto oggi, è il primo giorno di ritorno all’ora solare e scendendo la luce è perfetta per le foto. Faccio una splendida chiacchierata con Fabio sulla fotografia, confrontiamo le macchine, le esperienze, le inquadrature … insomma, piu’ di una volta ci lasciano indietro … uff che noiosi … ci chiamano :-) Hanno ragione, è tardi, fa buio presto ma ci prende la mano e ci fermiamo ancora. Dopo di che non mi posso esimere. Per fortuna il terreno lo permette e nonostante il mio ginocchio riesco a riprenderli.
Il viaggio di ritorno lo facciamo quasi in silenzio, ognuno rilassato e immerso nei suoi pensieri.
Saluto 1, saluto 2, saluto 3.
E’ il mio momento di guidare e di far capire al mio TomTom che non voglio entrare in Svizzera.
Certo che Luino è proprio in culo ai lupi … è lunga e noiosa la strada verso casa, fatta di sera ancora piu’ faticosa. Che arrivi presto dicembre cosi mi prendo il bollino autostradale svizzero e posso passare da Lugano.
Casa.
Sono stanca. Isi reclama il cibo, povero.
Io pure, ma proprio di mettermi a cucinare non se ne parla. Scarico foto. Doccia. Banana. Mail. Nanna.
Un grazie di cuore a tutti, un caldo abbraccio anche a chi c’era solo sabato sera.
Speriamo si possa al piu’ presto mettere in pratica quei progettini di cui tanto parlammo …
Quota partenza: 1.347 m circa
Quota arrivo: 2.300 m circa
Dislivello, secondo il mio altimetro: 996
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 6 ore e mezza
27 ottobre 2009
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3 commenti:
Ciao heliS,
come stai?
Qui abbastanza bene, o meglio, speriamo che questa Suina che sta avvinghiando il Ticino non ci prenda per fine settimana, in quanto devo rimpatriare per tre giorni con la famiglia!!!!
Se mi dai una mail ti mando qualche foto egocentrica.
Bella anche la tua relazione. Complimenti.
Appuntamento anche per la falesia.
Ciao, attendo tua risposta su fabio.camilot@gmail.com
Come al solito sei meravigliosa nelle tue descrizioni :-))
Ciao
Ciao Silvia,
siete fenomenali, tenuto conto del tenore alcoolico medio della sera prima. Bella la gita, bella la descrizione.
Ho bookmarkato (all'anima del perfetto italiano) il tuo sito, non sapevo esistesse.
Ciao.
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