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O meglio: il Tambò mancato. Si perché i “ragazzi” volevano salire sul Tambò, almeno cosi diceva la mail di Nano in cui mi invitava ad unirmi per “pascolare” in zona.
“Ci sarà vento”. Non è una lieta novella. Fa niente, penso. Mi metto in qualche angolino riparato ad aspettarli.
Certo che una levataccia alle 4:30 per andare a pascolare non è da sani di mente e si sa che troppo sana non lo sono per cui, visto che devo fare pure la strada vecchia in quanto le gallerie sono bloccate per allagamenti metto la sveglia senza farmi troppi problemi.
A Bione Nano e Mario arrivano in anticipo per cui non aspetto poi molto.
Colazione al solito posto e poi su per lo Spluga. Solo che mentre ci avviciniamo vediamo che la meteo non è un gran che. Il vento c’è ed è potente. Man mano che si sale pero’ il tempo peggiora. Vediamo un bel gruppo che sale verso il Cecchini. Certo, per me sarebbe meglio questa meta perché se scendo prima qui c’è un paese e c’è un bar mentre alla dogana non c’è nulla.
E poi, penso preoccupata, con questo tempaccio (nebbia vento e neve) non è che sia poi tanto tranquilla a stare qui da sola. Ma non dico nulla. Spero solo che Nano mi lasci le chiavi della macchina. Ho voluto la bicicletta? Moh son cavoli miei.
Arriviamo al passo in mezzo alla bufera. Nano inizia a dire che forse è meglio scendere al Cecchini e io tiro un respiro di sollievo. Racconto a loro le mie paure e mi sono quasi saltati in testa dicendomi che mai e poi mai mi avrebbero lasciato li da sola! Mario mi ha rassicurato che sarebbe stato lui con me.
:)
Arrivano Ewa e Floriano. Rapido consulto e poi si decide per una meta alternativa in Svizzera, da dove arrivano loro che hanno visto il bel tempo.
La scelta cade sulla capanna Albagno. Certo che salire su quella stradina con gli sci sopra la macchina ci fa davvero ridere. Immaginiamo quello che possono pensare i locals che ci vedono e ridiamo ancora. Ridiamo un po’ di meno pensando a Nano che non ha gli scarponcini ma solo quelli da sci. Per fortuna Flo è stato previdente e ha portato un paio di scarponi in più e guarda caso i 2 hanno lo stesso numero di scarpe :)
Partiamo. Si parla di salire la cima. A turno dico a tutti che se vogliono farla è meglio se salgono più in fretta. Io qui non ho problemi, mi metto su un bel prato e li aspetto.
Ma niente. Sono sempre li con me. Per tutta la salita e tutta la discesa fanno “a botte” per ha l’”onere” (mettere voi l’accento dove volete) di aiutarmi. Ad ogni passaggio un po’ complicato per il mio ginocchio, ogni nevaio sono attorniata da loro che mi aiutano e sono pronti a sorreggere un mio scivolone.
La salita va tranquilla chiacchierando. Troppo mi dicono :( faccio scappare gli animali. Uffa … che rompini che sono :)
Arriviamo al rifugio e io sono felice. Pensavo di pascolare sola soletta tutto il giorno invece ho fatto una bellissima salita in compagnia!
Floriano scalpita per salire ma noi abbiamo già apparecchiato. Il vento qui è davvero forte e Nano rinuncia, seguito anche dagli altri 2 tranne Flo che non è molto contento della decisione. Ma alla fine cede anche lui: il vento è davvero troppo e non ne vale la pena.
Mangiamo, le fanciulle preparano il caffè, i maschietti lavano le tazze. Poi fuori per un’altra foto di gruppo quindi la discesa. Mooooooooooooolto lenta. Devo andare piano piano. Il ginocchio inizia a farsi sentire. Speriamo in bene. Scendo piano, sono ormai passati 5 mesi e l’ortopedico mi aveva promesso che in questo periodo sarei tornata a fare quello che facevo prima. Non è proprio cosi ma dai, non mi posso lamentare.
Arriviamo alle macchine e non ci rendiamo conto che è tardi. Solo iniziando la discesa vediamo che ora è cosi, facendo 2 conti, scopriamo che non possiamo fermarci neanche a bere una birra :(
Pazienza. Salutiamo Ewa e Flo e ci avviamo verso Lecco.
A Bione cambio macchina. Saluto commossa i miei 2 anfitrioni e mi avvio verso la Valsassina, guardando sorridendo la lunga coda che scende verso valle …
Quota partenza: m 1.283 ca
Quota arrivo: m 1.864
Dislivello, secondo il mio altimetro impazzito di nuovo: m 1.120 ca
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 6 ore e mezza
18 maggio 2010
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