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Finalmente riesco a concordare con Patti: Tracciolino!
Partono le mail per gli accordi con anche gli altri partecipanti … ed io inizio ad avere un pochino d’ansia. Sarà un percorso giusto per il gruppo? Non so come camminano, quanto sono allenati. Il tracciolino cmq permette di uscirne prima come di allungare a dismisura la gita per cui mi tranquillizzo e cerco la cartina.
La mattina il giro per andare a prendere tutti è lungo, a cominciare da me che faccio venire qui Patti per poi tornare verso casa sua.
La sosta caffè è pero’ sacra e non la possiamo saltare, cosi come la benza nel serbatoio che oggi è la festa del lavoro e non è detto che troviamo tanti distributori aperti (giustamente mi viene da aggiungere).
Poco traffico che pero’ mi fa temere per un eventuale ritorno di domenica (non so ancora che andrà tutto a puttane … per adesso sono ferma ad una mega fantastica ciaspolata).
Iniziamo a camminare alle 10, cotti piu’ che dal sonno dalle chiacchiere senza sosta di Sergio, seguite a ruota dalla squillante quanto allegra voce della Miki che hanno allietato tutto il viaggio.
La salita procede spedita, solo Stefano fa “un saltino indietro” alla macchina per verificare se i fari sono spenti (non sono l’unica, per fortuna!).
Poco prima del Tracciolino ci raggiunge Giusi, una locale che sta salendo a Cola. Chiacchiero un po’ con lei per l’ultimo tratto di sentiero. Persona squisita che ci invita a bere il caffè se decidiamo di passare da Cola.
Il tracciolino inizia con il suo fascino. Incontriamo perfino un trenino che trasporta alcuni ragazzi … ma da dove a dove?
Si chiacchiera, si fanno foto, si chiedono foto, ci si prepara per le gallerie, ci si ferma a pranzo alla decima volta che la Silvia rompe le scatole con la storia che ha fame, si riprende il tragitto, si decide di scendere a Codera (siamo velociiiiiii) e qui altra piccola sosta.
Scendendo i “ragazzi” lasciano Patti e me indietro, che scendiamo con il nostro passo lento chiacchierando del piu’ e del meno.
Non fosse che siamo già in ritardo, ci ferma una coppia con lui geologo che inizia a spiegarci un sacco di cose interessanti sulla valle. Purtroppo pero’ dobbiamo andare, gli altri sono troppo avanti e chissà che penseranno del nostro ritardo; tant’è che li avvisiamo (benedetti cellulari!) e raggiungiamo pure noi la stazione.
La mitica Giusi mi ha spiegato la strada da fare per andare a Verceia a piedi cosi evitiamo sia la galleria sia di aspettare quasi un’ora il treno.
Il gruppo sembra sia rimasto contento del giro. Il morale è stato sempre alto e allegro, nonostante i problemi di lavoro che sembra abbiamo tutti :(
Sono stata davvero bene. Ho riso tanto … :)
Almeno venerdi è stata davvero una bella giornata.
02 maggio 2009
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