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Non ho ancora capito se le cime sono 3: Occidentale, Centrale e Orientale oppure se sono solo 2 e la terza ha un nome a parte oppure la terza non esiste, visto che l’ometto non c’era … ma noi le abbiamo salite tutte e 3.
Stefano è in vacanza nella bergamasca e accetta di accompagnarmi su questa cima, altro mio noto tormentone. Ci troviamo al Passo San Marco con una giornata meravigliosa, che per questa zona è abbastanza raro. Il tempo di mettermi gli scarponi e saliamo al passo del Verrobbio, prima meta del nostro itinerario. Il sentiero è in leggera salita e cosi riusciamo a chiacchierare raccontandoci le esperienze reciproche di questi giorni. Poi sale. Il sentiero. Ed il silenzio scende tra noi.
Puf puf … pant pant … perché è sempre cosi faticoso carburare?
Al passo sosta crema e foto. Ci guardiamo intorno meravigliati: giornata davvero splendida.
Proseguiamo per le tracce di un sentiero che non è neppure segnalato sui cartelli e presto diventa solo una ricerca di ometti fino a che non troviamo piu’ nulla. Siamo su un traverso poco simpatico con un salto di roccia che ci fa riflettere. Decidiamo di salire in cresta che tanto prima o poi da li si passa ed in effetti ritroviamo un “bel” sentiero che, in breve, ci porta in cima. Sosta, foto, pappa e poi decidiamo di proseguire per la cresta anche se, tanto per non smentirsi, arriva una bella nuvolaglia dalla bergamasca mentre dalla parte di Sondrio c’è sempre un tempo meraviglioso.
Ci rendiamo conto che è un pochino problematico scendere da li per cui decidiamo per quel sentierino che vediamo pochi metri sotto di noi e per prenderlo torniamo indietro fino al colle prima della cima (pochi metri). Da li una cresta facile e divertente, anche se a tratti esposta ci porta sulle altre 2 cime. Unico passaggio ostico per l’ultima cima: o sali una partetina o giri da dietro con un passo pero’ un filino lungo … meno male che Stefano è alto :) cosi poi mi aiuta!
Decidiamo quindi di scendere ai laghi, sosta refrigerante e poi la lunga discesa. Lunga non perché è lunga ma perché è sempre discesa e oltretutto molto traverso. Trovo il sentiero parecchio conciato rispetto all'anno scorso, diversi punti franati e ora poco piacevoli.
Arriviamo a Ca’ San Marco che fa ancora caldo. Stanchi accaldati ma molto soddisfatti. Per me nuovo il giro delle cime, per Stefano nuova la cresta che non aveva ancora fatto.
Insomma: il giro merita!
Quota partenza: 1.830 m
Quota arrivo: 2.378
Dislivello secondo il mio altimetro: 841
Tempo totale, comprese le soste: circa 7 ore
17 agosto 2009
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