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Nell’indecisione piu’ totale domenica mattina parto.
Indecisa perché venerdi, nel fare una terapia, sono svenuta e sono stata un po’ cosi tutto il giorno … e lunedi devo tornare a farne un’altra. Non è stata un’esperienza piacevole e l’idea di ripeterla mi mette di malumore.
Per cui non sono poi dispiaciuta di essere da sola ma proprio non so dove andare.
Prima la Val Gerola, poi il Combana quando mi appare il Resegone, e mi tornano in mente le creste.
Mi vedo lassu’, in posti dove pochi vanno, sdraiata da sola a leggermi il mio libro e a fotografare.
Perfetto, è deciso, Resegone salita da Morterone con discesa dalle Creste.
Salendo, appena prima della terza galleria, vedo dei cartelli. Passo la galleria, mi fermo e vado a vedere: Forcella di Olino. Andata, salgo di qui.
Non è da me salire da un sentiero che non conosco senza cartina … vorrai mica che mi perdo, vero? Staro’ attenta … :D
Salgo. Il sentiero sale e scende ma alla fine mi fa guadagnare quasi 300 m di dislivello senza accorgemene. Foto, ho trovato una genziana che non conoscevo e qui è pieno, e mi guardo intorno con calma. Un bel bosco di faggio, ma soprattutto FRESCO!!!
A Forbesette, dove arrivo con qualche minuto di ritardo rispetto al cartello, mi metto a chiacchierare con 2 signori simpaticissimi di Monza, parliamo del caldo, del Resegone, di Cassin …
Riprendo. Non manca tanto alla cima, la gita alla fine non sarà troppo lunga. Finalmente incomincio ad incontrare qualcuno. Qualcuno sale, qualcuno scende.
Al rifugio non c’è la solita ressa e cosi anche in cima. Mi fermo la canonica mezz’ora e poi, annoiata, inizio la discesa per il sentiero delle Creste.
Ancora fiori (genziane, campane, stelle alpine …) e la solitudine quasi totale.
Il sole si è fatto vedere poco oggi, per fortuna, e dopo il caldo massacrante di Milano qui si sta benone.
Inizia il sentiero, archivio bastoni e macchina fotografica e parto. Il solito punto dove non trovo mai il passaggio e poi mi rendo conto, per la prima volta, che i sentieri sono 2: uno con bollo giallo, l’altro con segnavia bianco e rosso. Ho fatto un po’ l’uno e un po’ l’altro, a seconda di quello che trovavo ma mi sono fatta l’idea che il bollino giallo segna il percorso piu’ impegnativo, mentre il bianco e rosso quello piu’ “escursionistico”. Ben, la prox volta mi impegno per cercare il giallo, vediamo com’è.
Mi fermo come da copione a godermi il fresco, poi la discesa tranquilla, l’acqua a Forbesette, la macchina neanche troppo calda.
Giornata davvero tranquilla, ho trovato gente simpatica, gentile e cordiale a parte 4 ragazzotti sulla cima … ma che vuoi farci, i giovani pensano che il mondo sia solo loro … sto proprio invecchiando … sob!!!
Quota partenza: 1.158 m
Quota arrivo: 1.875
Dislivello, secondo il mio altimetro: 1.024
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e di foto: circa 7,5
24 agosto 2009
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2 commenti:
Ma ciao, Silvietta...
Ho appena letto i tuoi raccontini estivi (sono appena tornato da quasi 2 mesi di distanza dal pc).
Deformazione professionale, ho già beccato una bella topica...
Nel tuo post, scrivi che sali al Resegone da Mortirolo...
Magari era Morterone?
Certo che se riesci a salire dal Mortirolo al Resegone e tornare in 7 ore e mezza, altro che skt-runner...
:-))))
Sempre belle le tue foto e piacevoli i racconti
Buone Montagne
Luca
Ok, corretto, grazie!
S.
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