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12 giugno 2010

Monte Palanzone – m 1.434 - 11 Giugno 2010

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“Lei è guarita” mi dice l’ortopedico finendo di visitarmi.
Guarita??? GUARITA ????
“Un attimo … aspetti!” Se ne sta andando senza dirmi altro.
Morale: posso riprendere la mia vita di prima. Gradualmente posso riprendere quindi anche la montagna! Il ginocchio è perfetto. Un’ottima operazione seguita da una riabilitazione da manuale ha dato i suoi frutti. Ho avuto gli elogi dell’ortopedico e del suo assistente per come mi sono impegnata nella fisioterapia e ora ne posso finalmente raccogliere i frutti.
Ora ho il permesso di andare in montagna. Peccato che abbia preso un impegno nei we :( cosi andro’ sola soletta (che novità!) durante la settimana.
Inizio festeggiando. Venerdi alle 3 del pomeriggio mi viene in mente il Palanzone.
E’ da un po’ che ci penso a salire. Ricordo che c’ero stata dalla Colma di Sormano con un’amica che ora non c’è più.
Mentre mi avvio con la macchina mi rendo conto che sto iniziando a ragionare come la gente che abita vicino alle montagne: ma si può fare tanta strada (meno di un’ora …) per andare su una montagna con tutte quelle che hai vicino a casa? :D
Nonostante tutto non cambio meta. Arrivo alla colma. Per fortuna non fa più tanto caldo. Metto gli scarponcini, macchina fotografica al collo e via.
Certo, ora che devo iniziare ad allenarmi dovrò tornare alla macchina piccolina che con questa perdo troppo tempo ma oggi me ne sono dimenticata.
Incontro solo un corridore che sta scendendo poi più nessuno.
Fino al gregge di pecore.
Non fatevi ingannare dal dislivello calcolato tra partenza e arrivo; con tutti i saliscendi sono circa 500 m tant’è che i cartelli indicano lo stesso tempo in salita e in discesa. Ci metto un’oretta ad arrivare in cima, rispetto all’ora e mezza del cartello iniziale. 2 foto, purtroppo c’è molta foschia, poi inizio a scendere. Stavolta non sto più cosi attenta :) ed è bello tornare a camminare con il “cuor leggero” !
Incontro il pastore. 2 chiacchiere non le si nega a nessuno. Lui ha proprio ragione: questa è l’ora migliore, fresco, solitudine …
Facendo qualche foto ci impiego lo stesso tempo della salita. Verso la fine, quando il profumo dei maggiociondoli in fiore mi inebria e mi fermerei a fotografarli 1000 volte, ho questo nugolo di mosche che mi da enormemente fastidio. Sono sudata e questo le attira ancora di più. Ma poco importa.
Sono contenta di aver festeggiato in questo modo la mia guarigione :) Ora devo solo trovare il tempo di allenarmi come si deve.


Quota partenza: m 1.123
Quota arrivo: m 1.434
Dislivello totale, secondo il mio altimetro: m 590 ca
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 2 ore





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