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Mi sembra di sentirlo ancora Andrea: ma come! Vai in Grignetta di notte e poi non vieni a camminare con me il sabato?
Ha ragione per cui, appena ho la certezza di non lavorare confermo la mia presenza e alle 7 mi ritrovo a Bione con Andrea e Rolando.
Colazione al solito posto vicino a Chiavenna e poi via, verso il lago di Montespluga.
L’obiettivo di oggi è si la cima ma soprattutto far provare ad Andrea la mia macchina fotografica visto che gli servirà per il viaggetto che ha in mente per ottobre.
Quindi, scarponcini, scambio di macchine (la mia ad Andrea, quella di Andrea a Rolando) e poi via, verso il rifugio Bertacchi.
Non c’è tantissima gente ma i posti dove imboscarsi per fare pipi non sono tantissimi per cui, quando vedo la deviazione per il lago nero (dove tutti pensiamo si scenda facendo l’anello che abbiamo in mente) mi imbosco dietro ad un masso.
Ripresa la strada facciamo una piccola sosta alla fontana vicino al Lago di Emet bypassando il rifugio e poi via, verso il passo. Poco prima di arrivarci c’è il bivio per lo Spadolazzo.
Abbiamo dato un’occhiata alla cartina e alle relazioni. Io ho un vago ricordo di aver letto che il sentiero non è poi cosi visibile ma le ultime lette indicano tranquille la cima per cui salgo senza problemi.
Ora ci sono solo dei rari segni blu e gli ometti da individuare. La classificazione del sentiero EE la darei solo per questo motivo, che gli ometti si confondono spesso con il panorama e non sempre sono individuabili.
Qui ho una visione: I MIEI GUANTI!!!! :( cribbio … sono rimasti dove ho fatto pipi … vabbeh, speriamo di trovarli quando scendiamo, tanto il sentiero porta li!
Giriamo intorno alla montagna. Forse un po’ troppo tant’è che Andrea ad un certo punto si pone il dubbio: non è che stiamo andando al Bivacco del Suretta?
Ma no … tiro fuori la mia relazione e, anche se piuttosto vaga, richiama quello che stiamo facendo. Lassù ci sono un paio di persone e ci fermiamo a chiedere. Si, siamo sulla strada giusta.
Proseguiamo e finalmente iniziamo a salire verso la cresta.
La traccia è sempre molto flebile. Ognuno si sceglie il suo percorso e finalmente arriviamo su una delle cime. La quota c’è ma la croce è laggiù, quindi percorriamo la cresta ed eccoci in cima: 3 ore e mezza … per 850 m in salita e 150 in discesa … gulp! Ce ne abbiamo messo di tempo, meditiamo. Certo, il percorso è stato lungo, in ambiente fantastico, lunare, al cospetto dell’Emet e del Suretta.
Ci riposiamo, fotografiamo, mangiamo, chiacchieriamo con i 3 escursionisti più un cane che ci hanno raggiunto sulla cima. Uno (quello con il cane) ha preso una strada diretta rispetto alla nostra e cosi vediamo i segni di due sentieri: bianco e rosso che scende dalla cresta e bolli gialli che dalla croce scende giù nel vallone che abbiamo percorso noi. Cribbio! Io questi bivi proprio non li avevo visti per cui ci siamo fatti il giro più lungo … :)
Gli altri 2 arrivano dal Bivacco del Suretta e a loro chiediamo se la discesa verso il Lago Nero è segnata. Ci confermano che è fattibile e allora via, si decide di continuare il progetto originale e fare l’anello.
Ripercorriamo la cresta e poi giù verso il Lago Nero. Il sentiero è davvero ripido e a volte infido, ma ben segnato. Al Lago Nero (Stupendo!) ci fermiamo per una sosta … e un pediluvio ovviamente :) poi riprendiamo la via verso casa.
E’ infinito sto sentiero e si tiene troppo a destra secondo me.
Ad un certo punto Andrea mi chiama: sono mortificato!
?
Non torniamo al bivio dei guanti.
Già … non ci torniamo … ma non ti preoccupare che io torno indietro a prenderli: chi non ha testa ha gambe! E cosi vedo la mia sosta gelato sfumare visto che ci impiegherò, stimato, almeno un’oretta.
Accelero il passo. Il sentiero non mi piace proprio in questo tratto. Siamo appena sopra la superstrada ed il traverso è infinito. Oltretutto verso la fine il sentiero si perde nel prato, è tutto un picio pacio ed io scalpito per i miei guanti.
Finalmente arriviamo sulla strada, lascio il mio zaino ad Andrea e parto di buon passo.
C’è un sacco di gente che scende … qui i guanti non ci sono più … Ma no, chi vuoi che salga da li?
Finalmente arrivo … si si! CI SONO!!!!
Grande! Scendo veloce ma tra salita e discesa la mia oretta prevista ce la impiego comunque.
Inoltre siamo senza benzina :(
Ma ce l’abbiamo fatta a fare tutto: benza, gelato e pure salumi!
Giornata freschissima, non ho neppure sudato!
Giro lungo e nonostante il dislivello che stimiamo non superare i 1000 m siamo stanchi. Lo sviluppo immagino sia intorno ai 15 km e non ho la minima idea se sia un percorso lungo oppure normale visto che non ho mai misurato in metri lineari le mie escursioni.
La gita di oggi mi è servita per dare un’occhiatina da vicino all’Emet … un altro dei miei tormentoni … chissà ….
Quota partenza: m 1.906
Quota arrivo: m 2.722
Dislivello calcolato, il mio altimetro mi ha abbandonato: m 1.000 ca
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 7 ore
02 agosto 2010
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