Cerca nel blog

04 febbraio 2008

Albert Heim Hutte – m. 2.456 – 3 Febbraio 2008

Partenza piu’ che presto ma le ore occorrono per andare oltralpe.
Il tempo è brutto piu’ o meno dappertutto tranne che al nord e, come si faceva un tempo, si va di la.
Meta una capanna svizzera sopra ad una pista di fondo che ho fatto qualche volta: Realp (Andermat).
Per le 8:20 abbiamo le ciaspole ai piedi ed inizia l’avventura.
Dapprima insieme chiacchierando, poi in fila indiana per tagliare i tornanti ed il “gruppo” si sfalda …. la codina (io) rimane indietro, costante della giornata.
Alcuni scialpinisti mi tallonano e mi fermo per farli passare. No no, mi dicono. Uffi, mi tocca sentire il fiato sul collo.
Oggi fa freddo e le mani, nonostante i guanti di piumino, fanno fatica a scaldarsi. Non faccio quindi molte foto anche perché non voglio far aspettare troppo Alberto e Giuseppe che mi aspettano ad ogni incrocio con la strada.
Arriviamo all’albergo Galenstok e il panorama si apre. Ci sono parecchi scialpinisti sulle nostre tracce ma ci divideremo poi in diverse direzioni.
La salita prosegue, con il sole che va e viene e le mie piccole soste per le foto. I traversi si fanno sentire, sono parecchio faticosi, ma ciaspola dopo ciaspola li superiamo tutti.
Nota dolente della salita: il solito scialpinista alquanto frustrato (era da solo e questa la dice lunga!) che cazzia Alberto perché sta nella traccia. Per il quieto vivere Alby si sposta ed io inizio a borbottare. Non ha senso! Anche perché, poi, in discesa, LORO hanno cancellato tutte le tracce di salita rendendo a noi la discesa a volte scomoda …. E allora? Dov’è tutto il problema se stiamo nelle tracce? Saggiamente Alby rientra nella traccia al primo traverso :) e del tedescotto solitario non abbiamo piu’ traccia.
L’ultimo pezzo siamo ormai soli, gli altri hanno preso strade diverse. Giuseppe mette la quarta e ci anticipa al rifugio che si vede la in fondo, proprio su quel cucuzzolo. E quanto tira la salita per quel cucuzzolo!
Me ne rendo conto appena arrivo sotto. Ora c’è vento e freddo per cui non sudo piu’ di tanto, ma la salita è alquanto faticosa anche perché sono 1.000 m su neve senza neppure una “pausa caramella” ed io sono alquanto spossata. Poco male, ragiono mentre arranco verso il rifugio, è tutto allenamento!
Arriviamo. Entriamo. Indovinate un po’ che ciabatte hanno?
Mi vengono in mente quelle dei rifugi italiani (quando ci sono, perché non sempre ci sono!) e qui che ti trovo? Le Crocs! Oltretutto anche della mia misura ! In Italia sarebbero durate pochissimo, ma qui siamo in Svizzera! E si vede anche dal rifugio. Accolti calorosamente, senza farci pagare nulla per aver consumato il nostro pranzo protetti dal vento e al caldo. Meditate, gente …. Meditate!
Arrivano altri 4 amici di Alberto. Si ride, si scherza, si mangia ….. :) E da oggi ho un nuovo nome: Elisa!
Unico neo: la puzza di cibo nel rifugio che si impregna sui vestiti :(
Finito di gozzovigliare ci prepariamo e andiamo sulla cimetta. Vento. Foto di rito e poi giu’ dall’altra parte. Facciamo un pezzo insieme agli amici che ci hanno raggiunto e poi loro scendono verso un altro rifugio (sorry ma non ricordo il nome) dove noleggeranno gli slittini per volare giu’.
Mi offrono un passaggio e non mi spiacerebbe provare l’ebbrezza ma no grazie, sarà per un’altra volta :)
Noi proseguiamo per la nostra strada solo che invece del traverso scegliamo di scendere per pendii …. purtroppo alcuni dei quali un po’ troppo ripidi per me. Poco male, ripenso per la seconda volta, abituero’ un po’ la testa. Pero’ sono ancora qui a rimproverarmi di non aver messo i ramponi, con quelli sarei scesa molto piu’ velocemente.
Sono stanca. Facciamo il conto del dislivello totale e sono 1.100 m.
Non male.
Neppure i tempi sono stati malaccio.
Altra gita consigliatissima.
Incontro con persone davvero simpatiche, una dei quali mio coscritto e che ha frequentato la mia stessa scuola superiore! Com’è piccolo il mondo!

5 commenti:

twergi65 ha detto...

Ciao, tutti i lunedi vado a curiorsare nel sito e muoi d'invidia.. io purtroppo solo mascherine ieri. Grazia

Andrea62 ha detto...

Neve come non l'ho mai vista nei pochi anni che ogni tanto sono andato d'inverno.
E montagne da scoprire, la zona non è lontana: d'estate quali possibilità si saranno?

Anonimo ha detto...

ciao, bel sito belli i racconti e le foto un unico appunto andare in montagna da solitari non vuol dire essere frustrati ciao

heliS ha detto...

Ma no Dario, non volevo dire che i solitari sono frustrati! Oltretutto, se hai visto un pochino il mio sito, vado molto spesso da sola .... ma non vado a rompere l'anima alla gente che incontro :)
Buone passeggiate!
Silvia

Anonimo ha detto...

ciao grazie per la risposta pienamente d'accordo con te su gli arroganti in montagna, siete stati fin troppo gentili! non ho ancora visto tutti i tuoi racconti. ciao e buone gite anche a te'