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18 febbraio 2008

Valdeserta – m. 2.037 – 17 Febbraio 2008

Arriva Enzo in negozio: bella la gita di ieri, ma il tuo collega mi ha proprio tirato il collo! Troooooooppo veloci per me.
Asp! E io ci dovrei andare insieme, al collega, questa domenica per la Valdeserta.
Simone mi rassicura: c’è gente che non ha mai messo le ciaspole e non va in montagna.
Beh, forse cosi è esagerato ma non importa, non voglio perdermi questa giornata.
Appuntamento 6:15
Arrivo, come al solito, un paio di minuti prima.
Non c’è nessuno.
Passa l’ora ed arriva una macchina.
Poi piu’ nessuno.
Allora mi avvicino e chiedo: aspettate anche voi Simone? SI!
Verso le 6:30 arrivano gli altri …. tranne Simo ovviamente. Ovviamente perché tutti lo sanno che è un ritardatario tranne io :)
E finalmente arriva, si organizzano le macchine e si parte.
Sosta colazione all’ultimo autogrill e poi via verso la valle.
Meno male che io la strada la conosco perché se era per Simone avremmo fatto il giro dell’oca!
Al Devero ora si paga il parcheggio, 5 euro, e hanno finito il parcheggio elicoidale sotterraneo: devo dire un gran bel lavoro. Se ci avessero messo le luci ancora meglio. Ancor meglio se ci avessero fatto i bagni, ma qui non siamo mica in Svizzera!
Mentre ci cambiamo e mettiamo gli Arva arriva una macchina che passa tranquillamente sopra uno dei nostri zaini.
Ohhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!! Gli urlo. E Nicoletta (proprietaria dello zaino) con me.
Questo scende dalla macchina e sapere che dice?
"La macchina è grossa, non potevate non vederla ....."
E' proprio vero che per qualcuno la macchina è un'estensione del .... pene .... (rubo le battute agli spot di "mente Locale" Radio Popolare.
La seconda esperienza l’abbiamo con il primo rifugio che è proprio li sulla destra. Una gran bella scritta CAI con tanto di stemma.
Chiediamo di usare il bagno.
Ci guardano stupiti.
“Ma qui è privato!” ci rispondono.
Ci guardiamo esterrefatte. Nicoletta precisa che siamo del CAI e allora rispondono che è occupato.
No comment.
Andiamo al Bar che non ci nega, anche se di malavoglia, l’uso del bagno.
Le nuvole sono basse, il tempo è davvero bruttino ma confidenti che le previsioni non mentono (danno miglioramento nel pomeriggio) proviamo la funzionalità degli Arva e poi via, verso la Valdeserta.
Qui faccio un pochino da padrona di casa, controllando i ricordi sulla cartina e cosi si arriva, ormai tutti ciaspolati e qualcuno sugli sci, al lago.
Meraviglioso tutto ghiacciato!
E …. Meraviglia! In mezzo alla nebbia compare il blu del cielo.
Le cime degli alberi luccicano di brina e il cielo si fa sempre piu’ blu.
Proseguiamo sul lago fino a che, stante alla cartina, ci sembra si debba prendere a sinistra.
Ora saliamo nel bosco, il tempo sempre piu’ bello. Al sole fa davvero caldo.
Si procede piano, come si fa quando si è in tanti e qualcuno non è abituato alla camminata.
Ci rendiamo conto che qualcuno non ce la fa e allora si decide che la meta sarà l’Alpe di Vadeserta.
Un luogo davvero incantevole, sono qualche sci alpinista (pochissimi) e noi. E il vento.
Mangiamo e poi parte l’istruzione Arva.
E cosi mi sono resa conto che non è poi facilissimo trovare il compagno sotto la neve. Capisco perché si dice sempre che occorre fare spesso le prove. Non è semplice e hai a disposizione pochissimi minuti. C’è da meditare molto bene su questo fatto.
E’ ormai ora di scendere. Qualcuno corre sulla massima pendenza, qualcuno cerca di scendere senza irrigidirsi troppo ma cercando cmq la massima pendenza (io), qualcuno come puo’, data la scarsa abitudine alle ciaspole.
Sul lago ci si raggruppa.
La via del ritorno mi regala una brutta quanto amara sorpresa: il ginocchio duole. Ed ogni passo duole sempre di piu’.
Quando sono finalmente sulla piana del Devero tolgo le ciaspole cosi che il ginocchio mi faccia meno male.
Al Baretto che ci ospitò la mattina si ferma il resto del gruppo a bere qualcosa, mentre il mio equipaggio opta per un rientro immediato (motivi di levatacce al lunedì mattina …. massimo rispetto visto che cmq si va lo stesso in montagna la domenica).
Ora zoppico davvero, il dolore è molto forte.
Sono un po’ depressa: se non mi passa …. Non ci voglio neppure pensare.
Questa settimana sarà dedicata alla cura del ginocchio. Per male che vada, la prossima domenica sarà sugli sci.
Certo che mi ero abituata bene a camminare con le ciaspole, 1.000 – 1.100 m di dislivello erano un buon allenamento ……

BuuuuuuuuuuuAaaaaaaaaaaaaaa!!!!

:(

:(

:(

:(

:(

8 commenti:

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo per il tuo ginocchio!

Le foto come sempre belle... ;-)

Io purtroppo sono "bloccato" causa corso di sci della piccola, mi accontento di piccoli giri in zona... in compenso dopo più di 20 anni ho rimesso pure io gli sci!!!

Anonimo ha detto...

Belle foto!
... e spero di non finire mai sotto un'arva!
Sabato scorso ho messo pure io gli infernali attrezzi per fare una passeggiata sulla neve. Meglio gli sci, sulla neve!
s'ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Silvia,

come sempre ottime foto e piacevolissima "relassiùn"...

Un piccolo suggerimento per il porssimo parcheggio dotato di automobilisti idioti (non mancano mai)...

Lasciare vicini a se ed allo zaino, un po' nascosti, vecchi ramponi affilati ad hoc...

Al passaggio dell'automezzo forse ci avrete rimesso i 100 euro di ramponi, ma volete mettere la gioia per vedere un paio di pneumatici da 3/400 euro andati a farsi friggere?

Lo so, lo so.. Oggi sono asociale...

Grazie ancora per le foto e, come sempre, buone montagne!

Luca - Arterio Lupin

heliS ha detto...

Il primo sorriso della mattina lo devo a Luca ..... GRAZIE :)
Un grazie anche a tutti gli altri!
Mario, ti invidio un pochino .... mi piacerebbe saper sciare un po' meglio!
Flaco: era ora che provassi gli infernali attrezzi! Com'è andata?
Un caro saluto a tutti.
Silvia

Anonimo ha detto...

mi spieghi la foto 19? :)

heliS ha detto...

La "pausa caramella"?
Organizzavo gite per il mio gruppo con questo amico che chiamava le pause per ricompattare il gruppo, bere un sorso d'acqua, mangiare una caramella .... appunto "Pausa Caramella". Tra noi c'era molto dibattito per capire di quale caramella si parlasse, perchè un conto è la Golia, un conto è una Ricola, etc ....
Era a questo che ti riferivi?
Ciao
Silvia

Anonimo ha detto...

divertente la storia della caramella :)))

no...la mia era una tediosa domanda tecnica:

035_Valdeserta_Ancora_Poca_Foschia

no conoscendo la valle non capisco se è un ghiacciaio, fratture in un lastrone da vento o cos'altro

ciao,
claus

heliS ha detto...

Sembrano crepi da ghiacciaio, vero?
No, siamo sul lago di Devero ma il fenomeno è impressionante!
Ciao
Silvia