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11 maggio 2009

Sentiero delle vasche: da Valmadrera a San Tommaso - 9 maggio 2009

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Stefano la ributta li: e se ritentiamo le vasche? Perché no.
Alla stazione trovo anche Fabrizio che, scopriro’ sul treno, non sa assolutamente dove lo stiamo portando :)
Arriviamo alla cappelletta di Valmadrera e questa volta non piove. Anzi: fa già un bel caldo.
I miei 2 accompagnatori si cambiano e via che si parte.
Attraversiamo per la prima volta il fiume e su per il sentiero.
Su.
Fin troppo su.
E poi non stiamo seguendo il torrente.
Sosta. Relazione e cartina.
Azz … abbiamo sbagliato, torniamo al fiume.
Ravaniamo un po’ su è giu’ dal torrente fino a che Stefano in individua i primi gradini scavati nella roccia. Da li in poi il percorso sarà piu’ semplice da individuare. Ci sono 3 bolli (bianco – rosso – verde) che, anche se a volte sbiaditi, ci portano sempre sulla strada giusta.
E giustamente questo sentiero è chiamato “delle vasche”. Sono spettacolari, anche se piccoline.
Noi risaliamo il torrente, a volte proprio a lato, a volte guadando, a volte arrampicandoci sui sassi a volte aiutati da catene.
Ci sono tratti effettivamente esposti. Ci sono tratti effettivamente scivolosi ma nel complesso anch’io non calcherei la mano oltre la EE che trovo in giro sulle relazioni.
L’ambiente è spettacolare, l’aquilegia la fa da padrona nei fiori e la primavera è scoppiata in tutta la sua bellezza.
Sul sentiero con noi ci sono solo 2 ragazzi con un cane, per il resto nessuno. Solo il canto degli uccelli e l’acqua con il suo moto perpetuo.
Non è lungo, in meno di due ore, nonostante la nostra (mia) lentezza, siamo a San Tommaso.
Sosta pranzo, riposo, chiacchiere, qualche foto ai fiori li intorno e poi giu’ di nuovo a Valmadrera per la mulattiera.
Ripeto: corto, ma vale assolutamente! Se volete prolungarlo non mancano di certo le mete: Corno Birone, Sasso Malascarpa, Cornizzolo, Corni … insomma, quante mete volete.








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