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18 agosto 2010

Grigna Settentrionale da Pasturo – m 2.409 – 17 Agosto 2010

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Chi può essere abbastanza pazzo da farsi questa faticaccia dopo 3 gg di malessere?
Uffi … si, sono io. Ancora non mi sono ripresa ma ieri sera, mentre facevo finta di interessarmi ad un telefilm, mi è venuta fame.
Fame?
Beh … allora un po’ mi è passata, penso mentre scaldo un pezzo di focaccia.
Morale alle 7 sono a Pasturo a cercare un parcheggio.
Questo è un progetto che ho in mente da qualche mese e la temperatura è giusta per tentarlo, il fisico no ma si sa che con me comanda principalmente la testa se si tratta di andare in montagna.
Mi sono data 5 ore di tempo. Poi vorrà dire che desisto.
Giro turistico per il paese, qui è tutto a disco orario, ma al secondo giro riesco a trovare un buco messo poi neanche tanto lontano dalla partenza. Ricordatevi questa frase al ritorno, quando la macchina non arriverà più!
Mi cambio. La temperatura è gradevole e mi sembra di stare abbastanza bene.
Appena arrivo alla chiesetta degli alpini tutto torna: è il sentiero che avevo presto questa primavera per cercare la strada che porta al Pialeral.
Tutto bene, penso.
E salgo pensando ai fatti miei. Adocchio le fontane che so che non mi basterà l’acqua.
Arrivo all’incrocio con la salita da Balisio: bene, tra poco sono al rifugio … magari mi bevo un caffè, penso, anche se in realtà non ho poi molta voglia. Sono le 9 e arriva ora la prima persona dietro di me, fin’ora non avevo incontrato nessuno.
Come cambia la strada rispetto all’inverno! Non mi ritrovo. Qui si sta facendo sentiero, e ci sono dei gradini … ma come ho fatto a toppare il rifugio? Mistero … sono si sulla strada giusta, ma del rifugio nemmeno l’ombra.
Non fa nulla. Proseguo a salire con il mio passo tranquillo. Mi supera un “superman”. Ora inizio a vedere qualcuno in giro.
Decido di fermarmi a fare una pausetta dopo circa 3 ore di cammino e quindi metto la sveglia di Gipsy per avvisarmi. Nel frattempo incontro la prima chiacchiera della giornata. Ad un bivio, incontro un signore che è molto stupito dal fatto che non ho fatto il suo sentiero. Lo sono anch’io ma non lo do a vedere: Ah si, ho preso una variante …
Lo lascio andare. Non mi sembra gran che simpatico. Si sta avvicinando la mia sosta e mi supera un altro ragazzo.
Sosta! Finalmente. Mi giro e vedo lassù il rifugio.
Riparto.
Arrivo al bivacco e mi rendo conto che sto iniziando a sentire la stanchezza. Penso di fare un’altra pausetta quando incrocio il bivio con il sentiero che sale dai Carbonai … ricordi …
Solo che penso talmente intensamente ai fatti miei che non mi rendo conto del bivio. Ormai sono quasi arrivata, che mi fermo a fare? Però sono stanca. La testa manda i comandi alle gambe altrimenti non si muoverebbero più.
Eccomi sulla terrazza piena di gente. Foto di rito alla targa e poi su alla croce. Non c’è tantissima gente. Finalmente mi posso fermare. 4 ore e 10 minuti per 1.700 m di dislivello. Anche se sono arrivata stremata non posso dire di non essere soddisfatta.
Perché sono cosi stanca? Non mi capacito. E poi medito: il mio malessere dei giorni scorsi è tipico da stress. Ne ho accumulate troppe in questo periodo ed il fisico si sta rifiutando di continuare. Chiede una sosta. Una sosta mentale. Mi devo assolutamente rilassare per qualche giorno.
Per qualche giorno non voglio casini da risolvere, problemi da affrontare, discussioni da sostenere; ma ce la farò? Perché una cosa del genere accada devo isolarmi completamente. Facile a dirsi …
Mi rilasso. Una signora mi saluta. Ci mettiamo a chiacchierare sul sudore. E’ simpatica :) E’ salita dal Cainallo, ha tutti i capelli bianchi ed è da sola! E’ bello fare questi incontri.
Mentre sono li a cazzeggiare sento i discorsi di quelli intorno a me.
Raccontami le cime.
Ma quello è il Disgrazia?
La’ il Legnone! Ma no, guarda che è dall’altra parte!
Ah … i piani di Bobbio … e la il Pizzo dei 3 Signori!
E poi il bambino che ragiona sulla difficoltà delle montagne.
E poi la signora della Val Taleggio che è salita dal … uff non mi ricordo come ha chiamato il Cainallo ma è stata davvero simpatica.
Suona il telefono, ma quassù non prende ed in effetti non riesco a parlare però vedo l’ora: ne è già passata una ed è ora di scendere. Peccato, qui stavo davvero bene.
Con calma mi preparo e inizio la lunga discesa.
Sta salendo una famigliola, la bimba è davvero piccola, avrà 3 anni e ha fatto la maggior parte del percorso nello zaino di papà ma gli ultimi metri li fa da sola. Mi fermo a salutare, a complimentarmi con i genitori sorridenti nonostante la fatica!
E poi giù, faccio passare chi mi sorpassa e scendo piano che il ginocchio oggi si fa sentire.
Incrocio un ragazzo, avrà 13 – 14 anni e mi saluta. Poi incontro il padre con la lingua fuori: non ne può più! Mi racconta che deve stare dietro al figlio che vuole andare in montagna. E’ venuto qui a fare una perlustrazione per la gita che farà con il CAI a settembre. Il ragazzo vorrebbe andare ma il padre, giustamente, da solo non lo manda. E’ bellissimo trovare ogni tanto la situazione invertita!
Faccio ancora i miei complimenti al ragazzo e poi riprendo la discesa.
Suona ancora il telefono, stavolta prende. Ne approfitto per una sosta a prendere una pastiglia per l’emicrania. Si, mi è tornata :( In parte me la sono cercata mangiando una barretta di quelle confezionate e cmq questo non fa che confermare la mia ipotesi: sono troppo stressata.
Quindi me la prendo davvero con calma. Con Gipsy controllo i bivi: voglio verificare che se c’è bisogno è in grado di riportarmi a casa. Questa volta funziona, devo solo imparare a conoscerlo.
Scendendo incontro 2 signori (padre e figlio) con 2 bimbi. Hanno ancora 700 m di dislivello da salire ed i bambini non sono molto felici. La ragazza mi apostrofa dicendo è lunga … troppo lunga … e ha ragione povera piccola … Il padre li porta su a dormire. Cerco di dirle che sarà bellissimo e arriva la domanda: le “signore” chiedono come sono i bagni. GULP! E ora che gli racconto? La verità o una pietosa bugia? Alla ragazza dico che di sopra mi sembra ci sia la tazza mentre i bagni fuori sono forniti di turca. Lei si allontana andando dal nonno e allora lo dico al padre: lo sa vero che non c’è acqua? E lui: acqua da bere … No, proprio acqua corrente. Se va bene avete acqua piovana. Ah … ho qualche salvietta, ce la caveremo. Ottimo! Li saluto augurandogli una buona salita e riprendo la mia discesa. Voglio scendere esattamente da dove sono salita e Gipsy in questo mi aiuta.
Arrivo ai gradini e vedo laggiù una bandiera.
AriGULP!
Hi hi hi … c’ero passata stamattina dal rifugio ma tra il fatto che era presto ed essere presa tra i miei pensieri non l’ho proprio notato :) Cmq ho preso lo stesso un’altra strada rispetto a quella che fanno in molti.
Ottimo, ora so che in un’oretta dovrei essere alla macchina e da qui in poi trovo l’acqua che la mia è praticamente finita e con l’emicrania la sete mi aumenta.
Arrivo al laghetto e sento “Date da bere agli assetati!” Mi ero dimenticata di quella fontana ma non me la faccio scappare. Bevendo chiacchiero con i 2 che si sono fermati prima di me e nel frattempo arriva un corridore. Ci racconta del suo giro … impressionante! Bello ma davvero lungo.
Riprendo mesta la mia discesa solitaria. Ora mi ascolto un po’ di musica. Arriva il messaggio di Andrea: Sei scesa vittoriosa? Un attimo … con calma … ci metto quasi lo stesso tempo della salita. Non ho voglia di tirare, sono preoccupata per il ginocchio e non voglio rischiare.
Paese. Mi sembrava di aver messo la macchina vicino al sentiero e invece la strada mi sembra infinita.
Macchina. Messaggio ad Andrea. Casa. Gelato. Doccia.

Quota partenza: m 614
Quota arrivo: m 2.409
Dislivello secondo Gipsy: m 1.704
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: 9 ore
Km percorsi: 17,3




3 commenti:

Andrea ha detto...

Ma come!? Ma se ti avevo spiegato BENISSIMO (!?) dove lasciare la macchina!


A parte questo, bella escursione. Non si sei fermata davanti a qualche malessere fisico perchè sapevi di potercela fare.

Andrea ha detto...

errata corrige: Non TI sei fermata ...

heliS ha detto...

Ehm ... tu sei salito di sera ma di giorno tutti i parcheggi dentro Pasturo sono a disco orario ... di un'ora ... :(
S.