Sono ormai le 22 ed ancora non si e’ deciso cosa fare domani. La proposta della ciaspolata è una forte tentazione ma quando faccio il piano vedo che alla fine dormirei solo 4 ore …. No, non me la sento dopo un dicembre passato a lavorare 7 giorni su 7.
A Marco va bene anche sciare e allora Torgnon sia. Non c’è tantissima neve in Vallèe e ci si dovra' accontentare della condizione delle piste.
Sono in ritardo, il solito (ormai solito … devo trovare una soluzione!) attacco di letargia mi fa rallentare, mi fermo a bere un caffè anche se so che non servirà.
Finalmente arrivo, cambio macchina e via. Si sale nella valle. Lui li non c’è mai stato. Mi ritrovo a dirgli io la strada, a fare da padrona di casa :) una volta tanto!
Arriviamo presto, troviamo parcheggio proprio davanti all’area pic-nic.
Marco non vuole fare colazione cosi vado io a prendere i biglietti approfittando anche del bagno.
Al ritorno trovo Marco che ha cambiato idea: la brioches la mangerebbe volentieri :)
Dopo esserci rifocillati ci prepariamo per la partenza.
Ma non che non fa freddo, diciamo all’unisono. Ed io, come una stupida, lascio in macchina i miei splendidi guanti di piumino …. Diciamo che me la sono cercata …. Non li avessi presi apposta!!!
I primi metri mi fanno subito capire che ho sbagliato.
La Maisonette è quasi tutta nel bosco e di sole se ne vede poco. Dopo qualche minuto le mani mi fanno talmente male che vorrei urlare. Ma tanto adesso passa, continuo a ripetermi. Mi sono fermata non so piu’ quante volte a cambiare i guanti, a metterli uno sopra l’altro. A dirmi che adesso questo dolore passa …. Che le dita non possono mica staccarsi :(
Finalmente inizio a scaldarmi. Le salita e le discese aiutano a far passare il freddo e quindi il dolore e ora posso godermi la pista.
Non c’è molta neve, ma la pista è tenuta bene. Alcuni pezzi ghiacciati ma solo all’inizio.
La scuola dei ragazzi con il maestro che incontriamo a metà giro ce la porteremo fino al ritorno alla base; alcuni sono davvero forti, mi consola pero’ che in salita ne recupero altri :)
Pero’, diavolo, come scendono bene e prendono le curve con gli sci paralleli …. insomma, una delle tante cose che non imparero’ mai.
A Marco la pista sembra piacere cosi come è rimasto impressionato da quella becca li che ogni tanto spunta fuori: ti auguro davvero di raggiungerne la cima!
Passando dal via vado a prendermi i guanti.
Partiamo per la Grandes Montagnes e gli racconto cosa incontreremo. Meglio parlare subito del grosso neo che ha questa pista: l’incrocio obbligato con la pista di discesa. Ad andare si va via lisci, ma a tornare ti tocca fare un pezzo di pista con i discesisti e la cosa non è splendida.
Ma appena usciamo dal caos torniamo alla tranquillità del fondo, dei boschi, del panorama che si apre a poco a poco.
Per fortuna questa pista è meno tecnica perché inizio a non poterne piu’ di salite (e sto giungendo alla conclusione che non tornero’ mai piu’ quella di prima ….) e arrivata al lago di Loditor impongo a Marco di proseguire per la pista. Io rientro pian piano.
Ci fermiamo una ventina di minuti per mangiare una barretta e poi ognuno prende la sua strada.
Il rientro è tranquillo, le poche salite mi fanno arrancare ma per il resto la pista è tranquilla.
Avvicinandoci alla discesa si incontrano un sacco di “merenderi” di cui una bella famigliola che ha pensato bene di fare pic-nic non indovinerete mai dove ….. SUI BINARI!!!!
No commet.
La marea di gente che trovo alle piste di discesa è davvero enorme. Cerco di farmi strada tra la gente ferma e mi cerco la pista meno ripida. Con qualche spostamento di qui e di la riesco a raggiungere la pista di rientro
Arrivo al baretto, mi crogiolo al sole aspettando Marco che torna alquanto perplesso sul pezzo che interseca la pista da discesa.
Decidiamo di fermarci a Torgnon per un panino ma un contrattempo mi fa tornare a casa di corsa. Per fortuna Marco non è uno che impazzisce per il cibo!
Bella giornata, bella pista, buona compagnia …. Grazie ancora Marco!
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