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23 ottobre 2007

Rifugio Grassi - 1.987 m / 21 Ottobre 2007

Visto che sono stata sgridata .... ecco la relazione di domenica :)

E' l'ultimo we prima del cambio ora, vorrei fare qualcosa di lunghetto ma le previsioni danno vento forte in alta montagna, di andare ancora in Vallèe non ho voglia (di guidare ... mica per la valle!) e allora rispolvero fuori il Rifugio Grassi.
Lo so che non è una cima, ma da Barzio è abbastanza lunghetta.
La relazione di Diska (http://www.diska.it/rifgrassi.asp) e' dettagliatissima, come sempre, e mi intriga abbastanza il percorso.
Parto alla solita ora, nonostante appena alzata mi prende una gran voglia di tornare sotto le coperte; sono stanca in questo periodo, lo so che non mi dovrei lamentare ma sono stanca ....

Arrivo a Barzio prestissimo. Il dubbio se parcheggiare dentro o fuori dal parcheggio della funivia (a proposito, impianti chiusi sino alla stagione invernale) e pochi minuti prima delle 8 ho gli scarponi ai piedi. Prima di me sono saliti un signore solo soletto e altri 2: non credevo che qualcuno fosse pazzo come me a partire a quest'ora!
Di fronte a me l'alba colora di rosa le cime lassu'! Che magia! Anche qui, a 2 passi dalla civiltà, si puo' rimanere a bocca aperta per lo spettacolo che la natura è in grado di offrirci.

A parte il primo pezzetto, il sentiero è nuovo per me, e lo sarà fino ai Piani di Bobbio; si, perchè l'idea è di andare al rifugio e poi attraversare fino ai Piani di Bobbio, appunto, e scendere dalla strada.
L'autunno colora tutta la natura che mi circonda, il cielo non è limpido e questo fa si che le foto vengano velate, colori tenui che pero' non nascondono la miriade di sfumature di cui gli alberi si colorano.
I primi ghiacci. La pozzanghera è ghiacciata, cosi come trovero' altre chiazze di ghiaccio, addirittura fino al primo pomeriggio.
Fa freddo, sono dentro al bosco, in un saliscendi continuo. E' bellissimo questo sentiero. Un traverso che passa da una forra ad un'altra, alcuni punti protetti con catene ma tutto molto ben segnalato e tranquillo.
Arrivo al rifugio Buzzoni (manco sapevo che esisteva!) in ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Uff ....
Il cagnolino abbaia .... abbaia .... abbaia .... ma dove diavolo la prende tutta questa voce? Ovviamente non mi fa nulla, anzi, smette di abbaiare non appena mi avvicino: forse vuole solo un po' di attenzione :)
Foto di rito, il panorama da qui è molto bello, e poi via di nuovo.

Arrivo al Passo del Gandazzo, che mi collega con il sentiero dei piani di Bobbio. Ci vorranno ancora quasi 2 ore per il rifugio e, un po' demoralizzata per la pessima performance, valuto se non sia il caso di rientrare.
Faccio i miei conti. Alla fine sono poco piu' di 2 ore che cammino. E la strada che scende dai PdB è appunto una strada, se faccio tardi .... ma non ho scelto apposta questa escursione visto che ho un'ora di luce in +?
Detto fatto, inizio la ripida salita per il Passo del Toro e poi il lungo quanto panoramico traverso.
Sto bene.
2 signori, probabilmente saliti dalla parte bergamasca e quindi avvicinatisi con la macchina, mi superano.
Uff .... sono lenta .... e che ci posso fare?
E poi .... ecco laggiu' il rifugo!
Arrivo in 4 ore e mezza, esattamente quello scritto nella relazione :)
Forse non sono poi cosi lenta, se considero la gita nel suo complesso :)
E sono anche soddisfatta di non essermi fermata molto a riposare e di essere arrivata cmq senza troppo affanno :)
Il dislivello è di 1.145 m + tutti i saliscendi .... mah .... arriverà l'altimetro!

Fa freddo ora.
Mangio, foto di rito al Pizzo dei 3 Signori che da qui è ancora piu' bello e poi decido per il rientro.
Dimenticavo di dire che la giornata si è fatta bellissima, fredda ma con pochissimo vento (per fortuna!).
La luce migliora di minuto in minuto e lo riscontrero' poi sulle foto. Il traverso per i Piani di Bobbio è bellissimo! Non sapevo davvero di quest'angolo di paradiso!
E il paradiso, come pero' ben sapevo, finisce ai Piani di Bobbio.
Li gli impianti, la strada, le macchine sono un pugno nello stomaco, ma lo sapevo e non me la prendo piu' di tanto.
Altra piccola sosta e poi verso casa.

Odio questa strada.
A volte è davvero ripida. Ma siamo sicuri che me la sono fatta con gli scietti stretti???
Hanno messo delle reti rosse (???) a fianco della pista di discesa, un vero pugno in un occhio e mi ha fatto anche sbagliare strada in un punto.
6 jeep mi superano nella discesa alzando il solito polverone :(
Il lettore MP3 acceso, i piedi che fanno davvero tanto male, cerco di non pensarci e di ascoltare la musica.
Per fortuna il tempo passa veloce e intorno alle 17 approdo alla macchina.
E' ormai il crepuscolo, la luce è sempre meravigliosa, i piedi fanno male, tanto, ma la giornata è stata nel complesso piacevolissima.
Un grazie ancora a Diska che prepara relazioni super!

...

E spero di non aver fatto troppi errori di battitura ..... :)

8 commenti:

Andrea62 ha detto...

Ti sembra spesso di andare adagio ma poi ci impieghi quanto indicato sa relazioni e/o cartelli. Su 4h30 rispettare i tempi non mi sembra male.
Ma ai Piani di Bobbio possono (sigh) arrivare le auto?

Andrea
p.s. per caso lo conosco, lo "sgridatore"?

Anonimo ha detto...

Ciao Helis,

lascia perdere gli errori di battitura o le imperfezioni stilistiche che sfuggono a chiunque...
Chi ti legge in un blog non cerca la perfezione dell'enunciato... Si lascia andare alle sensazioni e cerca di vedere quanto tu riesci a ridare attraverso foto stupende e racconti "di getto", "emozionali", forse proprio per questo, se non perfetti per un purista rompiscatole, sicuramente più veri e godibili.

Continua a farti leggere senza pensarci troppo.
E' un piacere leggere le tue impressioni, permetti di vivere e rivivere emozioni di montagna...

Un abbraccio

Luca (Arterio)

heliS ha detto...

Grazie ragazzi!
Ma vorrei precisare un paio di cose:
gli accenni all"inadempienza" e agli errori di battiture erano scherzosi, non me la sono di certo presa, anzi, chi mi ha fatto notare gli errori mi ha fatto anche un piacere :)

Andrea: no, non lo conosci.

E tu, Luca, continui nella conoscenza della nostra splendida zona?

Un abbraccio
Silvia

Anonimo ha detto...

Oh Yes,

e la settimana prossima, tanto per non sbagliare, mi farò una solitaria tranquilla e gioiosa al Moregallo, salendo dal canalone Belasa e scendendo dalla cresta Ovest...

Le vostre montagne (che voi lumbard per primi spesso disdegnate) celano in realtà angoli di paradiso insispettabili... Basta saperli cercare e spostarsi di 50 metri dalle zone a maggior flusso turistico... Un po' come camminare a Venezia... Sempre affollato, ma basta girare una calle e la magia si ripete.. Altrettanto avviene sui vostri monti...

Un abbraccio

Lucarterio

heliS ha detto...

In fondo hai ragione a dire che noi disdegnamo le nostre montagne, tantè che il canalone Belasa non l'ho mai neanche sentito e la cresta ovest ..... sarà mica la OSA? Se è cosi .... tanto di cappello all'alpinista :) Io l'ho fatta in salita, facile e divertente .... in salita!
Attendo relazione su entrambe anche se, visto che in quella zona di solito mi muovo in treno (ecco perchè sono limitata nella scelta delle vie di salita) non so se riusciro' a farle. In ogni caso il Moregallo è una gran bella montagna!
Ah .... ci saranno almeno un paio di persone, bloccate in pianura per il we, che ti invidieranno non poco :(
Ciao e buone salite!

Anonimo ha detto...

Ciao Helis,

scusa per il ritardo con cui posto la risposta, ma mi sono fatto una vacanzina a casa, in laguna, profondamente immerso nell'altra mia grande passione, la pesca in laguna. Dopo sbafata magna di pesce appena pescato, torno a MI ed al lavoro, ma torno anche a seguire il Mac e internet.
Allora, il Canalone Belasa è un percorso segnato e attrezzato non da molto (a giudicare dai segnavia e dalle catene) che permette di salire da Sud-Est al Moregallo. Subito dopo Sambrosera trovi le indicazioni. Il canalone è facile, attrezzato dove serve, senza ridondanze di ferri e sbuca sulla cresta Ovest (quella che porta alla bocchetta di Moregge). Per cresta ovest intendo quella che scende, appunto, verso ovest e può seguire o la cresta (attrezzata in alcuni punti) o un sentierino appena più basso.
Da Sambrosera alla cima calcola max 1h e 1/4...
E' una variabile interessante per il Moregallo...

Buone Montagne

Lucarterio

heliS ha detto...

Dunque .... io con i punti cardinale non ci vado molto daccordo, ma se mi dici Sambrosera immagino di poter salire da Canzo (Acqua del Fo) e rientrare il tutto con il treno.
Se è cosi, a breve mi ci cimentero'!
Grazie delle info e buone passeggiate.

Anonimo ha detto...

Allora,

da Canzo prosegui per Terz'Alpe - La Colma - Acqua del Fo - Sempre dritta fino alla sorgente Sambrosera... Da lì segui le indicazioni per il Canalone Belasa.
esci tra la bocchetta di Moregge (a sin. guardando il Moregallo) e la cima.
Secondo me ti divertirai e scatterai un mondo di foto...

Berg Heil

Luca